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Ciast sas di Borrelli Marco & C.

L'impianto d'allarme

Un sistema d'allarme è composto da vari elementi che interagiscono tra loro per raggiungere l'obbiettivo di individuare qualcuno di non autorizzato che varca i confini di casa vostra, del vostro negozio o dell'azienda.

 

I sensori

 

Occhi e orecchie dell'impianto d'allarme sono i sensori, questi possono essere di tipo volumetrico o perimetrale. I primi sono in grado di rilevare il movimento di qualcuno all'interno delle stanze, mentre gli altri si occupano di controllare che nessuno varchi il confine degli ambienti che vogliamo proteggere.
Esistono una gran quantità di sensori che utilizzano tecnologie anche molto diverse tra loro, basti pensare che i sensori di un sistema d'allarme sono in grado di rilevare:

 

  • un corpo caldo che si muove
  • un elemento in movimento
  • l'apertura di una porta o di una finestra
  • il sollevamento di una tapparella
  • le vibrazioni derivanti dai colpi portati ad un'infisso nel tentativo di abbatterlo
  • trapani e martelli pneumatici utilizzati sui muri perimetrali
  • il camminamento di una persona sul terreno
  • lo scavalcamento di una recinzione

 

 

Gli attuatori

 

Una volta rivelata l'intrusione spetta agli attuatori il compito di comunicare l'allarme, principalmente sirene e combinatori telefonici, anche se questi oggi sono ormai inclusi all'interno della centrale e spesso non rappresentano più un dispositivo esterno.
Tra gli attuatori, una menzione particolare va sicuramente ai nebbiogeni, dispositivi che ormai da più parti vengono considerati gli unici in grado di trasformare un sistema d'allarme in un antifurto.

 

 

Domotica

 

Le centrali di oggi sono però così complete ed integrabili con gli altri sistemi da permetterne l'utilizzo anche come centrali domotiche

 

  • per il controllo dei carichi
  • per la gestione di comandi (luci, tapparelle, porte)
  • per l'utilizzo come cronotermostati
  • per piccole necessità di controllo accessi
  • per le chiamate di emergenza o come antirapina